sabato 13 luglio 2013

CONTRORDINE: il super DRS (o DRD) manda in STALLO l'ala posteriore!



Nella serata di ieri, scrivendo l'articolo sul nuovissimo sistema DRD utilizzato tra l'altro da Red Bull e Mercedes nelle ultime due gare, mi sono venuti dei dubbi e allora ho provato a contattare un ingegnere aerodinamico italiano che lavora in Toro Rosso. Ecco la sua risposta, riguardo al fatto dello stallo dell'ala posteriore:
"Il sistema (ribattezzato anche super-DRS) consente, tramite la riduzione della resistenza aerodinamica, di guadagnare qualche km/h di velocità, poco rispetto ai 10-12 km del suo predecessore F-Duct nel 2010. La riduzione di velocità del flusso lungo l'ala causata dall'intervento del dispositivo induce lo stallo di una porzione d'ala in prossimità del soffiaggio. Bisogna tener presente però che alla riduzione di velocità è associata una diminuzione di energia cinetica, necessaria al flusso per poter avanzare in un gradiente di pressione avverso come accade dal punto di massimo spessore in poi. Se tale energia viene meno, la pressione esterna causa un distacco di vena lungo il lato in depressione dell'ala, lo stallo appunto. Già che ci siamo è bene ricordare che lo stallo determina una riduzione di deportanza ed un contemporaneo INCREMENTO di resistenza, a causa delle dissipazioni nella scia vorticosa (nel senso che aumenta la resistenza di forma). La diminuzione di resistenza con il super-DRS attivo è dovuta al fatto che per effetto dello stallo scende la deportanza e, con essa, la resistenza indotta (che pesa tantissimo per ali a basso rapporto d'aspetto come quelle a bordo di una F1). La resistenza indotta è presente solo nel caso di un corpo tridimensionale come è nella realtà, e, ripeto, è un contributo molto elevato nel bilancio della resistenza complessiva."

Ed ora posso mettere la parola fine anche al dibattito molto utile per tutti, iniziato su Twitter con due appassionati di tecnica di F1 come Mario Puca e Cristiano Sponton.

@pjdona

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